a cura di F.Longo
La basilica di San Tommaso fu costruita , tra VI e VII secolo , sul terreno depositato dall’alluvione. Dinanzi alla facciata , caratterizzata da due piccole monofore, si notano i resti del nartece. Sulla sinistra è il campanile, dalla singolare copertura a bulbo, che scavalca la singolare stradina d’accesso proveniente dall’ arco santo.

A destra sono visibili una vasca per la produzione del vino e alcuni dolia parzialmente interrati. L’interno, a navata unica con soffitto a capriate e piccola abside, è stato sistemato ad auditorium. Le grate metalliche , presso l’ ingresso e davanti all’ abside lasciano intravedere alcune delle sepolture rinvenute, al di sotto del pavimento, nel 1988. ideata come basilica cimiteriale, San Tommaso accolse 84 tombe in muratura disposte su due livelli, separati da tegoloni.
I defunti furono seppelliti con oggetti personali (orecchini, fibule e fibbie di cintura in bronzo) e di corredo (bocchette), databili tra VI e VII secolo; alcuni dei più significativi reperti sono esposti nell’ antiquarium allestito nella basilica di San Felice. Sulla parete destra, subito dopo l’ ingresso, è un epigrafe marmorea del 1686: il preposito Carlo Guadagni attribuisce erroneamente all’ epoca di San Paolino i volti affrescati sulla parete sinistra, presso l’abside.

In realtà le otto figure , che non hanno niente nulla a che vedere con le sottostanti sepolture, furono dipinte nel XIV secolo (quattro santi e la Madonna Regina con aureola graffita) e in età moderna (tre santi) le cinque cornici in stucco con effigi di santi (a destra: S. Antonio da Padova, San Lucia, San Nicola; a Sinistra la madonna con San Gennaro e un altro vescovo, San Felice che soccorre SaN Massimo) furono , invece, eseguite alla fine dell’ ottocento, quando ala basilica divenne sede della confraternita del SS. Sacramento, che è stata ospitata nell’ edificio fino agli anni Sessanta.